5 cose da vedere a Sorrento

Situata a poco più di 20 chilometri dal nostro boutique hotel, Sorrento è la più famosa località della penisola sorrentina. In un viaggio tra la Costiera Amalfitana e Napoli, la cittadina merita sicuramente una visita, anche solo di poche ore. Amata sin dai tempi antichi, affascina i visitatori con i suoi scorci incantevoli e il suggestivo centro storico, in cui pullulano le botteghe che vendono i prodotti tipici locali. Quanto alle cose da vedere, sono davvero tante. Ne abbiamo selezionato 5 da non perdere.
La Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo

Nel cuore del centro storico si trova la Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo, il principale luogo di culto della città di Sorrento. L’edificio fu interamente ricostruito nel XVI secolo, dopo la terribile invasione dei Turchi, ed assunse l’attuale aspetto barocco nel XVIII secolo. La facciata principale, in stile neogotico, fu rifatta nella prima metà del XX secolo, a seguito di un ciclone che danneggiò la struttura. La cattedrale custodisce un prezioso patrimonio storico-artistico. Tra le opere degne di nota si segnalano: una pregevole tavola di Silvestro Buono (1573); i quadri dell’Assunta e di San Filippo e Giacomo di Giacomo del Po (1700); e il Fonte Battesimale in cui venne battezzato nel 1544 il poeta Torquato Tasso.
Il Vallone dei Mulini

Anche se si può ammirare solo dall’alto, non potevamo non inserire in questa lista il Vallone dei Mulini, una gigantesca fenditura nella roccia creatasi circa 35.000 anni fa che deve la sua origine alla più violenta eruzione della storia dei Campi Flegrei e ai successivi processi di erosione. Si estende sul lato sud-est del centro storico ed è così chiamato per la presenza di un mulino, di cui sono visibili i ruderi, utilizzato fino agli inizi del XX secolo per macinare il grano. Questo è il vallone meglio conservato nella penisola (ne esistono altri quattro). Il miglior punto d’osservazione è quello di Via Fuorimura, a pochi passi da Piazza Tasso.
La Chiesa di San Francesco

Un altro edificio religioso da non perdere è la Chiesa di San Francesco. Fu edificata nel XIV secolo su di un oratorio fondato da Sant’Antonino e in seguito modificata in stile barocco. Al suo interno si possono ammirare diverse opere d’arte, tra cui: una tela con San Francesco che riceve le stimmate realizzata nel 1735 da Antonio Gamba; e una scultura lignea, anch’essa rappresentante il santo, donata nel 1663 dalla famiglia Vulcano. Accanto alla chiesa una porta conduce all’incantevole chiostro del XIV secolo, dove piante e alberi si accompagnano a un caratteristico gioco di archi. Tutt’intorno il complesso monumentale si estende il bellissimo parco della Villa Comunale.
Il Museo Correale di Terranova

A due passi dal parco della Villa Comunale si trova il Museo Correale di Terranova, definito il più bel museo di provincia d’Italia. Fu inaugurato nel 1924 per volontà del Conte Alfredo Correale e di suo fratello Pompeo, ultimi discendenti di un’antichissima e nobile famiglia napoletana. Allestito in una villa settecentesca circondata da un meraviglioso giardino con terrazza a picco sul mare, raccoglie oltre 10.000 pezzi tra reperti archeologici, dipinti, arredi, porcellane, orologi, ventagli, figurine del tradizionale presepio napoletano e oggetti in legno. Notevole è la collezione di nature morte di scuola napoletana del XVII – XVIII secolo mentre tra le antichità spicca il frammento di una scultura egizia ritrovato nei pressi del Sedile Dominova.
Il Museo Bottega della Tarsia Lignea

Ospitato nel restaurato Palazzo Pomarici Santomasi, il Museo Bottega della Tarsia Lignea – MUTA è dedicato alla celebre scuola sorrentina dell’intarsio, alla sua storia e all’evoluzione delle tecniche e dei materiali. Inaugurato nel 1993, nel corso degli anni ha sviluppato mostre ed iniziative per confermare nel tempo l’intarsio sorrentino e valorizzarlo in chiave moderna sul piano artistico. Tra gli innumerevoli pezzi esposti spiccano i lavori dei grandi maestri sorrentini di fine XIX secolo: Luigi Gargiulo, Michele Grandville e Giuseppe Gargiulo. Il museo propone anche corsi d’intarsio.