5 cose da vedere a Vico Equense

Alle pendici del Monte Sant’Angelo, a circa 25 chilometri dal nostro boutique hotel, si trova Vico Equense, il paese più grande della penisola sorrentina. Qui si sono susseguite diverse civiltà, che hanno segnato con il loro passaggio la storia e l’architettura del centro costiero. Rispetto alla vicina Sorrento si mostra meno orientata al turismo, pur offrendo ai visitatori splendidi panorami e un grazioso centro storico, oltre ad un vasto patrimonio architettonico.
Cosa vedere a Vico Equense? Ecco 5 cose da non lasciarsi sfuggire.
La Chiesa della Santissima Annunziata

Assolutamente da non perdere è la Chiesa della Santissima Annunziata, una delle più belle d’Italia nonché uno dei pochissimi esempi di architettura sacra in stile gotico presente in Costiera Sorrentina. Fu edificata agli inizi del XIV secolo, probabilmente tra il 1320 ed il 1330, anche se il suo aspetto attuale è il risultato di diversi interventi di restauro. Ciò che colpisce maggiormente di questa chiesa è la spettacolare posizione. Sorge infatti su un costone di roccia alto circa 90 metri a strapiombo sul mare. Gli interni custodiscono un gran numero di opere dal grande valore artistico, tra cui le urne funerarie del giurista Gaetano Filangieri.
La Chiesa dei Santi Ciro e Giovanni

A pochi passi dalla Chiesa della Santissima Annunziata si trova la monumentale Chiesa dei Santi Ciro e Giovanni, dedicata ai santi patroni di Vico Equense. L’attuale edificio fu eretto agli inizi del XVIII secolo ma consacrato solo nel 1774. La chiesa, caratterizzata dalla vivace cupola maiolicata, presenta una facciata decorata da elementi in tufo. Al suo interno, oltre alle autentiche reliquie dei due santi, sono conservate diverse opere d’arte, tra le quali si segnalano una statua in legno dell’Immacolata di Francesco Antonio Pisano e una tela, raffigurante la Deposizione, di Antonio Asturi, pittore originario di Vico Equense.
Il Santuario di Santa Maria del Toro

Un altro edificio religioso da non perdere è il Santuario di Santa Maria del Toro. Fu eretto tra il 1542 ed il 1549 a seguito di due leggende attribuite all’affresco della Vergine con bambino. La prima vuole che sia stato costruito nel luogo in cui si trovava una roccia su cui fu dipinta l’immagine della Vergine, ritrovata dopo tanti anni da un’anziana signora che portava al pascolo il suo toro. La seconda racconta di un toro che quando passava davanti alla rupe si inginocchiava; l’evento si ripeté fino al giorno in cui una ragazza storpia si recò sul luogo e ottenne la guarigione. Il santuario conserva affreschi di Francesco Solimena ed altre numerose opere pittoriche.
Il Banco di Santa Croce

A poche centinaia di metri dalla costa di Vico Equense, in posizione media tra l’arco costiero di Punta Orlando e Torre Angellara, si trova un sito sommerso denominato Banco di Santa Croce costituito da una “secca”, che tutti i subacquei hanno sempre definito unico, spettacolare e sorprendente. Più che una secca, è un piccolo arcipelago sommerso composto principalmente da cinque grandi pinnacoli rocciosi lungo le cui pareti può essere osservata una grande varietà di specie animali e vegetali, tra cui il corallo rosso. Si tratta di uno dei siti subacquei più ricchi del Mediterraneo.
Il Museo Mineralogico Campano

Merita sicuramente una visita pure il Museo Mineralogico Campano, uno dei musei scientifici più importanti d’Italia per il numero, la varietà e la rarità dei campioni esposti. Inaugurato il 22 ottobre del 1992, dall’aprile 2011 è allestito nello storico ex Convento della SS. Trinità e Paradiso (XVII secolo). Il percorso espositivo è articolato in sei sezioni: Antropologia, Gemmologia, Grafene, Malacologia, Mineralogia e Paleontologia. Tra una conchiglia e un fossile passerete anche per il diorama di “Ciro“, il cucciolo di Pietraroja (Bn), unico dinosauro di cui sono stati rinvenuti gli organi interni.