5 cose da vedere ad Agerola

In una conca dei Monti Lattari, a pochi chilometri (a piedi) dal nostro boutique hotel, sorge il comune di Agerola. Situato a 600 metri sul livello del mare, si presenta come un balcone affacciato sulla Costiera Amalfitana. Il trekking è, da secoli, una delle sue maggiori attrazioni (Agerola è attraversata da un cordone di 60 chilometri di lussureggianti percorsi, tra cui il celebre Sentiero degli Dei). Ma oltre a custodire un importante patrimonio paesaggistico, serba anche preziose opere di interesse architettonico e culturale.

Cosa vedere ad Agerola? Ecco 5 cose da non perdere!

La Chiesa di San Matteo Apostolo

Foto © Pro Loco Agerola

Nella piazza centrale della frazione Bomerano si trova la monumentale Chiesa di San Matteo Apostolo, la più importante emergenza storico-architettonica di Agerola. Si ha notizia dell’esistenza nel territorio comunale di una chiesa dedicata a San Matteo già dal XII secolo ma l’edificio attuale fu eretto nella seconda metà del XVI secolo. Presenta un’elegante facciata mentre all’interno custodisce preziose testimonianze artistiche, tra le quali si segnalano: il settecentesco soffitto ligneo in cui è inserita la tela con il Martirio di San Matteo, opera di Paolo de Majo; e la seicentesca paletta con la Madonna in Gloria tra i Santi Matteo ed Andrea, proveniente dalla bottega di Giovan Angelo e Giovan Antonio D’Amato.

La Chiesa di Santa Maria la Manna

Foto © Pro Loco Agerola

La Chiesa di Santa Maria la Manna è una delle più antiche di Agerola (tra quelle sopravvissute). Situata nell’omonima frazione, in posizione isolata e in un contesto rurale pedemontano, fu edificata intorno al XIII secolo anche se quella che vediamo oggi è il risultato di vari rifacimenti attuati nel corso del tempo. Col suo campanile domina la collina sopra la statale che attraversa il paese e che collega lo stesso alla Costiera Amalfitana. Tra le opere d’arte presenti al suo interno spicca nella nicchia alle spalle dell’altare maggiore la scultura della Madonna della Manna, scolpita da Nicola da Monteforte nel XIII secolo in un unico blocco di marmo.

La Chiesa di San Pietro Apostolo

Foto © Pro Loco Agerola

A pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria la Manna, e precisamente nella frazione Pianillo, si trova un altro edificio religioso che vale la pena visitare. Si tratta della Chiesa di San Pietro Apostolo, in cui viene venerato il patrono di Agerola, Sant’Antonio Abate. Non si hanno notizie precise circa la data di costruzione. Di certo si sa che nel XIII secolo già esisteva. Più volte rimaneggiata nel corso del tempo, è dotata di un ricco patrimonio artistico. Tra le opere di maggior pregio citiamo: la scultura che rappresenta la Madonna con il Bambino, uno dei maggiori capolavori di Nicola da Monteforte; e la tela raffigurante la Messa per le Anime del Purgatorio, che rimanda ad altre iconografie mistiche dello stesso tema.

Il Museo Etnoantropologico

Foto © Pro Loco Agerola

Sempre nella frazione di Pianillo si trova il Museo Etnoantropologico, allestito all’interno di un antico edificio che ha ospitato il Municipio dal 1862 al 1982, recentemente restaurato e rinominato Casa della Corte. Vi sono raccolti reperti archeologici insieme ad oggetti di uso comune di un passato non molto lontano, che però si allontana ogni giorno più velocemente dal nostro modo di vivere. La Casa della Corte accoglie anche la Sala Consiliare “Pasquale Gentile”, la sezione storica della Biblioteca Comunale e sale espositive destinate a mostre di arte visiva.

Il Castello Lauritano

Foto © FAI – Fondo Ambiente Italiano

Infine, merita una visita pure il Castello Lauritano nella frazione San Lazzaro, meglio conosciuto come la Terrazza del Paradiso. Fu edificato all’epoca delle Repubbliche Marinare con funzione di avvistamento e difesa dalle incursioni saracene. Oggi rappresenta l’ultimo esempio di un’edilizia tradizionale di tipo nobiliare con una doppia funzione di abitazione e di casa colonica. Posto sul ciglio di un’alta parete rocciosa (a 650 metri sul livello del mare), offre uno spettacolo unico al mondo. Dalla sua terrazza lo sguardo abbraccia l’intero golfo di Salerno, fino a Punta Licosa nel Cilento. Sotto al castello si possono inoltre scorgere i resti del Convento di Cospiti, risalente all’XI secolo.