Il Duomo di Amalfi

Cosa vedere in Costiera Amalfitana? Tra le attrazioni imperdibili vi è senza dubbio lo splendido Duomo di Amalfi, noto anche come Cattedrale di Sant’Andrea. Il maestoso edificio, situato nell’omonima piazza, è uno dei simboli della città nonché uno dei monumenti più amati e fotografati dell’intera costiera. Adagiato in cima ad una scenografica scalinata, colpisce immediatamente lo sguardo con la sua monumentale facciata policroma.
Il complesso architettonico è costituito in realtà da due costruzioni un tempo distinte. La cattedrale fu fatta edificare dal duca Mansione I a partire dal 987 accanto all’antica Basilica del Crocifisso, costruita nel IX secolo sui resti di un tempio paleocristiano. Tuttavia, il suo aspetto attuale è frutto di vari rifacimenti. Prevalentemente di stile architettonico romanico arabo-normanno, presenta caratteristiche che vanno dal barocco al rococò.
Il Duomo è affiancato da un bellissimo campanile rivestito di maioliche a mosaico, costruito in più fasi tra il XII e il XIII secolo. La colorata facciata, così come la vediamo oggi, è stata realizzata nel XIX secolo dall’architetto Errico Alvino, dopo che la stessa subì gravi danni in seguito ad un crollo. Presenta un ricco mosaico rappresentante Cristo in trono in mezzo agli Evangelisti, opera di Domenico Morelli. Tra gli elementi di valore non si può non menzionare il meraviglioso portone bronzeo proveniente da Costantinopoli.

L’interno, che presenta ancora qualche traccia della struttura originaria, è contraddistinto da forme barocche, magnifici marmi ed eleganti ornamenti. L’altare maggiore è sormontato da una grande tela raffigurante La crocifissione di sant’Andrea Apostolo, copia da Mattia Preti. Lungo le pareti laterali si aprono un gran numero di cappelle, dove sono conservate pregevoli tele risalenti al XVII-XVIII secolo e sculture marmoree e lignee di varie epoche.
Lungo la parete destra una scalinata conduce alla sottostante Cripta di Sant’Andrea, costruita all’inizio del XIII secolo per volontà del cardinale Pietro Capuano. Al suo interno sono custodite le reliquie del santo, che secondo la tradizione vennero trasportate da Costantinopoli al ritorno dalla IV crociata. La cripta è decorata da una serie di affreschi, tra i quali spicca quello realizzato da Aniello Falcone nel XVII secolo, che rievoca l’arrivo del corpo di Sant’Andrea nella cattedrale. Nella cripta, in occasione dei festeggiamenti del 30 novembre, ha luogo il miracolo della manna: dalla tomba del santo fuoriesce una miracolosa sostanza oleosa.
Sulla sinistra del porticato si apre il famoso Chiostro del Paradiso, l’antico cimitero dei nobili di Amalfi fatto edificare nel 1268 dal vescovo Filippo Augustariccio. Il complesso rappresenta uno dei maggiori esempi del romanico amalfitano. Sul fondo si possono ammirare alcune cappelline funerarie realizzate tra la fine del XIII e l’inizio del XVI secolo. Tra queste si segnalano quella con l’affresco del Cristo Pantocrator e quella con la Crocifissione attribuita a Roberto d’Oderisio.
Nella Basilica del Crocifisso è invece allestito dal 1996 il Museo Diocesano, che custodisce argenti, paramenti sacri, croci e reliquiari appartenenti al tesoro della cattedrale, oltre a diverse sculture e dipinti. Tra gli innumerevoli oggetti conservati si segnalano: una mitria del XIII secolo, un paliotto argenteo del XVIII secolo e un reliquario a cassetta con la Sacra Manna del XV secolo.