Il limoncello e le sue origini
La Costiera Amalfitana è famosa per la produzione di una particolare varietà di limone, lo Sfusato Amalfitano, un prodotto dalle caratteristiche molto pregiate e rinomate che già nel XIX secolo rivestiva una grande importanza economica e sociale. Non esiste piatto o dolce che non possa essere impreziosito con il suo succo, la sua polpa o la sua scorza. Ma deve la sua notorietà soprattutto al limoncello, il più classico dei liquori da fine pasto. Presenta un profumo intenso di limoni e un gusto che fornisce al palato una piacevole sensazione di freschezza aromatica. La sua gradazione alcolica è intorno ai 30° e rappresenta una vera eccellenza dell’enogastronomia italiana.
Imitatissimo nel mondo, è un prodotto che racconta la storia della costiera. Ancora oggi sono tantissime le massaie che lo preparano in casa. La sua preparazione è semplice ma attenzione, affinché il risultato sia dei migliori c’è bisogno di materie prime di qualità, fresche e non trattate (meglio se della Costiera Amalfitana). Dei limoni, colti da massimo 48 ore, servono le bucce (solo la parte gialla) tagliate a mano, che vengono lasciate a macerare per circa un mese in una soluzione di alcool, acqua e zucchero. Trascorso il tempo di macerazione, al composto viene aggiunto uno sciroppo a base di acqua e zucchero e dell’altro alcool. Dopo altri quaranta giorni di riposo, l’infuso va filtrato ed imbottigliato.
Il limoncello va conservato in freezer ed è un ottimo digestivo grazie alle proprietà contenute in esso. Ma, oltre ad essere gustato semplicemente così com’è, viene anche utilizzato per bagnare o aromatizzare dolci, macedonie e gelati.
Riguardo le sue origini fioccano leggende e racconti. Capri, Sorrento e Amalfi se ne contendono la paternità. Secondo i capresi il liquore nacque agli inizi del XX secolo in una piccola pensione dell’Isola Azzurra, grazie alla signora Maria Antonia Farace, che curava un rigoglioso giardino di limoni e arance. Fu poi il figlio a iniziare la produzione artigianale del liquore, diffondendo così la tradizione del limoncello nell’isola. In Costiera Sorrentina la leggenda narra che già a partire dai primi anni del Novecento le nobili famiglie locali non facevano mai mancare agli ospiti un bicchierino di limoncello. Ad Amalfi invece c’è chi sostiene che abbia origini molto più antiche, quasi legate alla coltivazione stessa del limone. Qualcuno afferma che veniva utilizzato dai pescatori e dai contadini al mattino per combattere il freddo già ai tempi dell’invasione dei Saraceni. La verità, probabilmente non la conosceremo mai, ma quel che è certo è che oggi il limoncello è diventato una delle delizie gastronomiche del Bel Paese, sorseggiato non solo sul nostro suolo nazionale ma anche in moltissimi paesi Oltreoceano.