Prodotti tipici della Costiera Amalfitana: il Limone Costa d’Amalfi IGP

La Costiera Amalfitana è ricca di eccezionali prodotti tipici, tra i quali spicca il Limone Costa d’Amalfi IGP, noto anche come Sfusato Amalfitano per la sua caratteristica forma affusolata. Ormai famoso in tutto il mondo, viene coltivato sui tipici terrazzamenti lungo i versanti acclivi della costiera. La raccolta, eseguita esclusivamente a mano, avviene più volte all’anno, anche se la produzione di maggior pregio si ottiene tra marzo e fine luglio.
Lo chiamano “l’oro giallo” e presenta caratteristiche che lo distinguono dalle altre varietà. Di dimensioni medio-grandi (almeno 100 grammi per frutto), è caratterizzato da forma ellittica e da un profumo intenso e aromatico grazie alla ricchezza di oli essenziali e terpeni. La buccia è di medio spessore e di colore giallo chiaro come il sole che qui splende tutto l’anno. La polpa è succosa, moderatamente acida e con un numero limitato di semi. Inoltre, come hanno dimostrato studi recenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, è tra le varietà più ricche in assoluto di vitamina C.

Si tratta di un frutto dagli effetti benefici per l’organismo: è un potente antiossidante e antinfiammatorio. Delizioso da gustare al naturale, deve la sua fama soprattutto al limoncello, il popolarissimo liquore dolce ottenuto dalla macerazione in alcool delle scorze dei limoni. Ma il suo impiego non si limita alla produzione del celebre liquore, infatti è largamente utilizzato in cucina. Non esiste piatto, di pesce o di carne, che non possa essere impreziosito con il suo succo, la sua polpa o la sua scorza. Il suo utilizzo è molto ampio anche in pasticceria, dove lo si trova sotto forma di profumate “delizie”, babà al limoncello, cioccolatini ripieni, budini, biscotti, granite e altre prelibatezze tipiche locali. Alcuni bar servono addirittura il caffè al limone.
Quella del limone di Amalfi è una storia plurisecolare che ha inizio nell’XI secolo, quando gli Arabi introdussero la sua coltivazione in Spagna e in Sicilia e da qui in Campania. Ed è proprio in questo periodo che appaiono i limoneti, ribattezzati “giardini” per la loro cura e bellezza. Ma la vera diffusione avvenne in seguito alla scoperta che lo scorbuto, la malattia dovuta a carenza di vitamina C, poteva essere evitata bevendo succo di limone. Dal XV secolo, viste le sue indiscusse proprietà terapeutiche, ci fu una grandissima richiesta di limoni amalfitani. Iniziò così un fiorente commercio marittimo, che partiva da Minori verso numerosi porti italiani ed europei. Nell’Ottocento circa la metà della produzione partiva per gli Stati Uniti.
Per chi vuol saperne di più, il Consorzio di Tutela del Limone Costa d’Amalfi IGP organizza itinerari guidati nei limoneti storici, con visita ai centri di raccolta che curano il processo di selezione e lavorazione e ai liquorifici artigianali dove si fa il limoncello.