5 cose da vedere a Sant’Agnello

Tra Piano di Sorrento e Sorrento, a poco più di 20 chilometri dal nostro boutique hotel, si trova il piccolo paese di Sant’Agnello, caratterizzato dalla quiete delle sue stradine e dalla bellezza del paesaggio. Anche se è divenuto autonomo solo nel 1866, ha alle spalle una storia antichissima. Secondo alcuni studiosi le sue origini risalgono addirittura a circa due secoli prima della fondazione di Roma. Nonostante sia uno dei comuni più piccoli della Campania, le cose da vedere non mancano. Ne abbiamo selezionate 5 da non perdere.

Il Rione Angri

Foto © About Sorrento

Il nostro consiglio è di iniziare la visita di Sant’Agnello con una passeggiata nel Rione Angri, il più antico dei cinque rioni in cui è suddiviso il paese. La maggior parte degli edifici risalgono al XVIII secolo ma la costruzione che caratterizza l’intera zona è la Chiesa della Santissima Annunziata, edificata prima del XV secolo in stile neoclassico. Al suo interno si può ammirare una bellissima tavola raffigurante l’Annunciazione del maestro napoletano Silvestro Buono. Nel rione si trova la Cereria Sessa, l’unica fabbrica rimasta della penisola sorrentina specializzata nella produzione artigianale di candele di cera. Intorno al rione si sviluppa il paese, che ha il suo crocevia in Piazza Matteotti.

La Chiesa di San Giuseppe

Foto © Andreaamiranda – Wikipedia

Da Piazza Matteotti una stretta scalinata conduce in Piazza Giovanni XXIII, sulla quale affaccia la Chiesa di San Giuseppe, una delle più belle della penisola sorrentina. Fu costruita nella prima metà del XX secolo per volere della Confraternita del Sacro Cuore di Maria e di San Giuseppe. Presenta una splendida facciata in marmo bianco adornata da un bassorilievo rappresentante San Giuseppe tra gli Angeli e da due statue di San Pietro e Paolo. L’interno è impreziosito da vari affreschi del pittore veronese Agostino Pegrassi, tra i quali spicca quello centrale della volta, che raffigura “La Gloria di San Giuseppe”, “Lo sposalizio di San Giuseppe e Maria” e “Il Transito di San Giuseppe”.

La Chiesa dei Santi Prisco ed Agnello

Foto © Andreaamiranda – Wikipedia

Un altro edificio religioso da non perdere è la Chiesa dei Santi Prisco ed Agnello, dedicata al patrono del paese e a San Prisco, che rappresentava invece l’originale denominazione. Non si hanno notizie precise circa la data di costruzione. Di certo si sa che nel XV secolo già esisteva una piccola cappella. Più volte ampliata nel corso del tempo, sorge quasi al confine con il comune di Sorrento. In essa si possono ammirare numerosi dipinti di notevole valore artistico come il quadro di Gustavo Mancinelli posto sull’altare maggiore, raffigurante la Madonna con in braccio il bambino Gesù coi santi Prisco ed Agnello e sullo sfondo agrumeti di Sorrento, punta Gradelle e alcuni velieri in mare.

L’Oasi in Città

Foto © Città di Sant’Agnello

A pochi passi dalla Chiesa dei Santi Prisco ed Agnello si trova l’Oasi in Città, un parco ideato e progettato dal WWF Terre del Tirreno con l’amministrazione comunale. Si estende su una superficie di quattromila metri quadrati e comprende circa 6.000 piante, di 70 specie arboree diverse, quasi tutte autoctone. L’area si snoda attraverso più aree tematiche: il prato selvatico, la siepe, il giardino delle farfalle, il bio-lago, il bosco ombroso, la pinetina, il viale dei fruttiferi, le piante officinali, la macchia mediterranea, l’angolo delle felci, l’agrumeto, la zona delle tradizioni agricole, la galleria fiorita e il tunnel dei noccioli.

La Chiesa dei Frati Cappuccini

Foto © Andreaamiranda – Wikipedia

Infine, merita una visita anche la Chiesa dei Frati Cappuccini, con annesso convento, posta sul costone tufaceo prospiciente la Marinella, antico borgo marinaro oggi rinomato stabilimento balneare. Il complesso fu eretto nel 1586 ma anni dopo, in seguito allo smottamento della roccia su cui sorgeva, fu distrutto e ricostruito nuovamente. Il suo aspetto attuale è il risultato di diverse trasformazioni ed ampliamenti messi in atto nel corso dei secoli. Sebbene si tratti di una chiesa piccola, al suo interno sono conservate varie opere di grande pregio come la tela rappresentante la Madonna venerata dai Santi Francesco e Giovanni dell’artista metese Eduardo Scarpati.