5 tesori d’arte in Costiera Amalfitana
Cosa vedere in Costiera Amalfitana se si è appassionati d’arte? La Divina Costiera non è solo uno dei tratti di costa più belli d’Italia (se non del mondo) ma anche uno scrigno forgiato dalla storia che conserva al suo interno un gran numero di tesori dal grandissimo valore artistico e culturale che aspettano solo di essere scoperti. Qui abbiamo selezionato 5 tappe imperdibili in Costiera Amalfitana per gli amanti dell’arte.
Il Museo Diocesano di Amalfi
Il Museo Diocesano di Amalfi è ospitato all’interno della Basilica del Crocifisso (IX secolo), ovvero il nucleo più antico del complesso architettonico della Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo, oggetto nei secoli di numerosi interventi che hanno determinato l’attuale configurazione a navata unica e senza le sovrastrutture barocche di un tempo. Il museo, inaugurato nel 1996, riunisce argenti, paramenti sacri, croci e reliquiari appartenenti al tesoro della cattedrale, oltre a pregevoli sculture lignee e dipinti di varia cronologia e provenienza. Tra gli innumerevoli pezzi conservati si segnalano: una mitra del XIII secolo con fastoso ricamo in oro e argento, pietre preziose e perline; un paliotto in argento del XVIII secolo con la rappresentazione della Flagellazione e Crocifissione di Sant’Andrea; e la cassetta degli Embriachi (XIV secolo), intagliata in osso di bue sbiancato. Insieme alle opere esposte, fanno parte integrante del museo le colonne, i capitelli, i bassorilievi, le iscrizioni e gli affreschi che costituivano l’arredo dell’antica basilica.
Il Duomo di Ravello
Il Duomo di Ravello, dedicato alla Madonna Assunta, racchiude reliquie, antiche leggende e un prezioso museo. Edificato nell’XI secolo sul modello dell’Abbazia di Montecassino, è stato oggetto di vari rifacimenti nel corso del tempo. Al suo interno spiccano: due splendidi amboni (Rogadeo e Rufolo) a intarsi marmorei; il magnifico pulpito sostenuto da sei colonne tortili, adornate con lucenti mosaici policromi raffiguranti pavoni e altri uccelli, che poggiano su altrettanti leoni marmorei; e la cappella di San Pantaleone, in cui è custodita la preziosa reliquia del santo protettore del paese. Nella cripta, un tempo sede dell’antica confraternita del Corpo di Cristo, si sviluppa il museo, che raccoglie elementi architettonici di incerta provenienza, emblematiche testimonianze del riuso di pezzi di età classica in strutture di epoca medievale, parti strutturali e opere provenienti dal Duomo. Tra i pezzi di maggior interesse si annoverano: l’antico Ciborio, dono di Matteo Rufolo e opera di Matteo de Narna nel 1279; e il cosiddetto busto di Sigilgaita Rufolo del XIII secolo.
Il Duomo di Scala
Il Duomo di Scala, intitolato a San Lorenzo martire (patrono della cittadina), è un autentico gioiello che mette assieme tanti stili diversi che si sono susseguiti per più di mille anni. Eretto nell’XI secolo, ha infatti subito numerose trasformazioni nel corso del tempo. Al suo interno sono custoditi tesori di arte e segreti nascosti, ancora oggi oggetto di studio. Una particolare menzione la meritano: le tele di Antonio Cacciapuoti delimitate da motivi geometrici e floreali a stucco, opera di Giovanni De Simone del 1748; e l’Altare del Tesoro, su di cui si erge una vasta nicchia, chiusa da una robusta cancellata in ferro parzialmente dorata, attorniata da blocchi in marmo dipinto azzurro e oro. Del complesso fanno parte anche due cripte, quella del Purgatorio e quella del Paradiso. In quest’ultima è conservato un pregevole Cristo in legno dipinto risalente alla seconda metà del XIII secolo.
Il Museo di Arte Sacra “Don Clemente Confalone” a Maiori
Il Museo di Arte Sacra “Don Clemente Confalone”, allestito nella cripta settecentesca della Chiesa Collegiata Santa Maria a Mare, permette di vivere un insolito itinerario alla scoperta del sacro e del bello. Al suo interno sono custodite un gran numero di opere dal grande valore artistico. Il percorso espositivo, impostato su criteri didascalici per temi, si articola attraverso vetrine tematiche e alcuni espositori singoli. Il fiore all’occhiello del museo è il paliotto in alabastro di fattura gotica del XV secolo, di provenienza inglese, considerato tra i più antichi in Italia nel suo genere. Tra le altre opere assolutamente da non perdere ci sono: una splendida Madonna con Bambino attribuita a scuola tedesca del XVI secolo; un prezioso cofanetto-reliquiario, risalente al XV secolo, raffigurante la “Leggenda della Mattabruna”; una croce d’altare, opera di Gaetano Simioli; e il reliquiario di Santa Lucia attribuibile a Nicola Palmentiero.
La Chiesa di San Luca Evangelista a Praiano
Situata a pochi minuti a piedi dal nostro boutique hotel, la Chiesa di San Luca Evangelista è dedicata al santo patrono di Praiano. Di elegante impianto barocco, fu edificata nel XVI secolo ma quella che possiamo ammirare oggi è frutto di un rifacimento settecentesco. La chiesa possiede un ricco patrimonio artistico. Oltre al magnifico pavimento in maioliche vietresi del XVIII secolo decorato con fiori e uccelli che incorniciano l’immagine di San Luca, vanno menzionati: i preziosi marmi policromi della balaustra, del paliotto dell’altare del Rosario e dell’altare maggiore; la tavola dipinta della Madonna del Rosario, realizzata da Padovano De Montorio nel 1582; un busto d’argento del santo risalente al XVII secolo; e le tele di Giovan Bernardo Lama, noto pittore locale del XVI secolo.
Foto in primo piano © Mentnafunangann – Wikipedia