La Chiesa di Santa Maria a Castro e il Convento di San Domenico

Sulle pendici del Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi, a pochi chilometri dal nostro boutique hotel, è situata la Chiesa di Santa Maria a Castro, con annesso Convento di San Domenico. Il complesso sorge in un punto suggestivo della montagna (a quota 364 metri s.l.m.), da cui è possibile godere di una spettacolare vista panoramica che abbraccia l’abitato di Vettica Maggiore, Positano, l’isola de lì Galli e l’isola di Capri. Il luogo è un rifugio mistico che nella sua essenzialità di elementi si inserisce nello splendore della natura circostante congiungendo l’umano e il divino.

Riguardo alle origini del luogo di culto non si hanno invero notizie precise. Quel che è certo però è che deve risalire molto indietro nel tempo, vista la presenza di un altare in pietra, interpretato dagli studiosi come ara pagana. Una tradizione locale vuole che la chiesa sia sorta in seguito ad una misteriosa apparizione della Vergine ad un’umile contadinella del luogo. A tal proposito in un documento del 1848 si legge che “la chiesa fu fabbricata per essersi ritrovata ivi l’immagine della Beatissima Vergine delle Grazie, che attualmente vedesi dipinta in fabbrica sull’altare della navata di centro“. La prima notizia scritta è un atto risalente al 2 ottobre 1599, stipulato tra l’Università di Praiano e Vettica Maggiore (che possedeva ad antiguo la Chiesa di Santa Maria a Castro), con il quale l’Università concedeva ai Frati Domenicani la chiesa impegnandosi a costruire il convento annesso.

Santa Maria a Castro è l’unica chiesa della Costiera Amalfitana a cinque navate (costruite in varie fasi). Al suo interno da secoli si venera una immagine comunemente denominata la Madonna delle Grazie per il valore taumaturgico da sempre conferitole. Si tratta di un prezioso dipinto ad affresco conservato nella zona absidale della navata sinistra. L’opera si sviluppa su due ordini: il registro superiore è occupato dall’immagine ieratica del Cristo benedicente, di chiara derivazione bizantina, affiancata dalle figure dei Santi Pietro e Paolo ed angeli; la parte inferiore dalla Vergine con il Bambino in trono, inquadrata in un baldacchino e circondata da angeli e santi. Gli studiosi hanno evidenziato che l’affresco, anche se anonimo, rivela una personalità artistica calata nel clima culturale rinascimentale dell’Italia meridionale.

Il Convento di San Domenico, annesso alla chiesa, si articola su due livelli. Al pianterreno refettorio e cisterna, al primo piano, invece, quattro celle, cucina e forno. Di notevole interesse il gioco delle volte di copertura del primo piano, che tra l’altro, presentano un doppio ordine di volte, sistema diffuso nell’area amalfitana.

Il complesso si trova lungo il Sentiero degli Dei, uno dei percorsi naturalistici più belli al mondo, che parte da Agerola, più precisamente dalla frazione Bomerano, oppure da Praiano e termina a Nocelle, piccola frazione di Positano adagiata sulle pendici del Monte Pertuso. Il nome del percorso non è casuale, perché attraversandolo vi sembrerà davvero di passeggiare in paradiso.

A San Domenico è dedicata la Festa della Luminaria, antica tradizione del ricco patrimonio storico e culturale di Praiano. Si festeggia ogni anno dal 1° al 4 agosto ed è volta a ricreare il sogno fatto dalla madre di San Domenico che, poco prima di partorire, sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il mondo, metafora di diffusione universale della parola di Dio. La festa coinvolge tutti i cittadini, che decorano terrazze, finestre, giardini, stradine, cortili e cupole delle abitazioni con delle singolari illuminazioni a cera.

Un’iniziativa più recente, di gran fascino, è I Suoni degli Dei, la rassegna di concerti di musica classica e contemporanea che hanno luogo sul sagrato della Chiesa di Santa Maria a Castro e tra i ruderi delle antiche abitazioni rupestri. Ogni appuntamento prevede anche un’escursione a piedi con partenza da Praiano, Agerola e Positano.

Foto in primo piano © Angela Mammato