I dolci di Natale della Costiera Amalfitana

In Costiera Amalfitana le tradizioni più autentiche del Natale si ritrovano in cucina e soprattutto nei dolci tipici. Oltre al classico panettone e al pandoro, sono innumerevoli le proposte di dolci natalizi, le cui ricette si tramandano da generazione in generazione.
Quali sono i dolci di Natale della Costiera Amalfitana? Ecco 5 golosità che vi faranno venire l’acquolina in bocca solo a guardarle.
I susamielli

I susamielli sono il dolce di Natale per antonomasia della Costiera Amalfitana ed infatti non mancano mai sulla tavola durante i giorni di festa. Si tratta di biscotti dalla caratteristica forma a S che vengono preparati con farina, zucchero, mandorle e miele, ed aromatizzati con cannella, pepe e noce moscata. Originariamente si chiamavano sesamelli perché ricoperti da semi di sesamo. Anticamente venivano preparati in tre diverse versioni: i “susamielli nobili“, fatti con farina bianca di prima qualità per gli ospiti illustri; i “susamielli dello zampognaro“, realizzati con farina grezza ed ingredienti riciclati, da offrire agli ospiti poveri o agli zampognari; e i “susamielli del buon cammino“, destinati ai preti e ripieni di marmellata di amarena.
Gli struffoli

Amati da grandi e piccini, gli struffoli sono tra i simboli più emblematici delle tavole natalizie in Costiera Amalfitana, come in tutta la Campania. Li avrete certamente visti e assaggiati: sono piccole palline di pasta (fatte con un semplice impasto a base di farina, uova, zucchero, burro e liquore all’anice) che vengono fritte, imbevute nel miele e decorate con confetti colorati (detti anche diavolilli) e frutta candita. Hanno alle spalle una storia millenaria. Pare che a Napoli li abbiano portati i Greci, ai tempi di Partenope. E dal greco deriverebbe pure il nome: precisamente dalla parola “strongoulos”, che descrive la forma “arrotondata”.
I roccocò

Tra i dolci natalizi della Costiera Amalfitana troviamo anche i roccocò. Sono dei biscottoni secchi a forma di ciambella, la cui pasta è a base di miele, mandorle, canditi e pisto (una miscela di spezie tipica della tradizione culinaria napoletana). Le sue origini sono molto antiche: veniva preparato nei conventi già a partire dal Trecento proprio in occasione delle festività natalizie. L’etimologia della parola roccocò rimanda a “roccia artificiale“, poiché questo dolce ha una consistenza particolarmente dura, tanto da essere consigliato a chi ha denti sani e robusti. Per ammorbidirlo si usa bagnarlo in vini liquorosi. Tuttavia, oggi viene preparato pure in una versione più morbida, adatta a bambini e anziani.
I mostaccioli

I mostaccioli, conosciuti anche come mustacciuoli, sono un altro dolce tipico del Natale in Costiera Amalfitana. Ma sono diffusi in tutto il Sud Italia, con nomi diversi e tante varianti regionali. In ogni caso sono dei biscotti dalla forma romboidale ricoperti di glassa al cioccolato. Nella sua ricetta tradizionale vengono utilizzati tutti gli ingredienti delle feste: miele, canditi e un mix di spezie profumate. Riguardo l’origine del nome, esistono due ipotesi. Secondo la prima deriva dal latino “mustum”, cioè mosto, ingrediente presente in antichità nella ricetta. Invece per la seconda si chiamano così perché la loro forma ricorda quella dei mustacchi, i baffi folti e lunghi come li portavano i signori d’altri tempi.
I calzoncelli

Concludiamo questa carrellata di dolci natalizi della Costiera Amalafitana con i calzoncelli (cazunciell’), detti anche pasticelle di Natale. Oltre che nella provincia di Salerno, sono molto diffusi nel Sannio Beneventano ed in Irpinia. Sono dei piccoli fagottini fritti (a forma di mezza luna) di sottilissima pasta preparata con farina, zucchero, vino bianco, sale e uova. La farcitura è costituita da cioccolato, pinoli, pere secche, cacao, caffé, aromi e purea di castagne. Quest’ultimo ne costituisce l’ingrediente caratteristico. Può avere diverse forme ma in genere i bordi sono sfrangiati e i pizzi ripiegati in maniera alterna per creare un merletto.