I prodotti tipici della Costiera Amalfitana
Oltre che per le incantevoli spiagge, il mare cristallino e la bellezza naturalistica, la Costiera Amalfitana è famosa anche per la sua ricca tradizione enogastronomica, che si basa su eccezionali prodotti tipici ottenuti grazie al suo clima ottimale, al benefico influsso del mare e ai caratteristici terrazzamenti creati dall’uomo.
Quali sono i prodotti tipici più rappresentativi della Costiera Amalfitana? Scopriamoli insieme!
Il Limone Costa d’Amalfi IGP
Il più celebre è senza dubbio il Limone Costa d’Amalfi IGP, conosciuto anche come Sfusato Amalfitano per la sua forma affusolata. Viene coltivato sui terrazzamenti lungo i versanti acclivi della costiera ed è tra le varietà più ricche in assoluto di vitamina C (come hanno dimostrato studi recenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II). Per il suo profumo intenso, la buccia spessa, la polpa succosa e semidolce e la quasi assenza di semi, è largamente usato in cucina. Non esiste piatto che non possa essere impreziosito con il suo succo, la sua polpa o la sua scorza. Il suo utilizzo è molto ampio anche in pasticceria. Ma deve la sua fama soprattutto al limoncello, il popolare liquore dolce ottenuto dalle scorze di limone macerate in alcool puro.
Il Pomodoro Re Umberto
Il Pomodoro Re Umberto, conosciuto anche con il nome Fiascone, è un’antica varietà di pomodoro risalente al XIX secolo e che negli anni è andato scomparendo fino a diventare quasi introvabile. È stato grazie alla perseveranza di alcuni contadini che tale prodotto è stato riportato in vita. Il suo luogo di elezione è il comune di Tramonti, dove si riscontrano le più importanti testimonianze orali in merito alla sua presenza sul territorio. Fu denominato così in omaggio al Re d’Italia in visita a Napoli nel 1878. Si tratta di un’eccellente varietà di pomodoro da sugo e da conserva. Ha dato origine al pomodoro San Marzano, che altro non è che il risultato dell’incrocio del Re Umberto con un’altra varietà di pomodoro.
Gli ndunderi di Minori
Tra i prodotti tipici della Costiera Amalfitana non potevamo non menzionare gli ndunderi di Minori, una sorta di gnocchetti freschi serviti tradizionalmente in occasione dei festeggiamenti di Santa Trofimena (patrona del paese). La loro storia è antichissima. Pare infatti che siano una variante della “palline latine” di origine romana. Gli ingredienti della ricetta originale erano la farina di farro impastata insieme a latte cagliato con il lattice di fico selvatico. La ricetta attuale, invece, prevede un impasto di farina e ricotta, in sostituzione del latte cagliato. Il condimento privilegiato per gli ndunderi è il ragù di carne ma si possono abbinare a qualsiasi tipologia di sugo.
Gli scialatielli
Gli scialatielli sono un altro formato di pasta tipico della Costiera Amalfitana. La loro forma ricorda un fusillo, ma più corto e più schiacciato. Sono fatti a mano con farina, latte, uova, basilico, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe di mulinello e pecorino grattugiato. Furono inventati dallo chef amalfitano Enrico Cosentino, che nel 1978 li presentò ad un concorso culinario in Calabria, conquistando il premio “Entremetier” dell’anno. Pur essendo di recente ideazione, sono entrati a pieno titolo nel novero delle specialità tradizionali. Il nome pare che derivi dall’unione di due termini dialettali campani: “scialare” (godere) e “tiella” (pentola). Vengono solitamente conditi con frutti di mare rosati da qualche pomodorino.
La Colatura di Alici di Cetara DOP
Un altro prodotto tipico della Costiera Amalfitana è la Colatura di Alici di Cetara DOP, una salsa dal sapore molto intenso che si ottiene dalla fermentazione delle alici sotto sale. Le sue origini sono antichissime. Si dice che discenda dal garum, una salsa che Apicio, il famoso gastronomo dell’antica Roma, aggiungeva come condimento a molti piatti. Il segreto per realizzarla è celato nelle antiche e complesse tecniche di produzione che, negli anni, sono rimaste intatte. Viene usata per condire gli spaghetti ma può essere utilizzata anche per insaporire, al posto del sale, verdure fresche o lessate e alcuni piatti di pesce. Tradizionalmente considerato un cibo povero, oggi è un condimento ricercatissimo e apprezzato a tutti i livelli.
I vini Costa d’Amalfi DOC
Nei vigneti delle colline amalfitane viene coltivata l’uva per la produzione dei vini Costa d’Amalfi DOC, tra i più conosciuti e richiesti della regione. Si tratta di uve legate al territorio, spesso addirittura autoctone. Le condizioni climatiche della costiera sono particolarmente adatte alla coltivazione dell’uva da vino, come si può intuire dalle coltivazioni millenarie, che nel corso del tempo non hanno mai smesso di produrre vini pregiati. La Denominazione di Origine Controllata Costa d’Amalfi comprende i vini rossi, bianchi e rosati prodotti in tutto il territorio della costiera, da Vietri a Positano, ma l’area più comunemente nota è quella delle tre sottozone di Furore, Ravello e Tramonti.
Il Concerto
E ultimo, ma non per importanza, il Concerto, un liquore digestivo a base di erbe aromatiche e spezie dal gusto unico ed inconfondibile. Ogni sorso è una piacevole scoperta come fosse sempre la prima volta che lo si beve. La sua gradazione alcolica è intorno ai 30° ed è uno dei liquori più antichi della costiera. Trae origine da una ricetta nata nel Regio Conservatorio dei Santi Giuseppe e Teresa, nella frazione di Pucara a Tramonti. Oltre ad essere gustato semplicemente così com’è, viene anche usato per preparare salse da accompagnare alla carne o per aromatizzare dolci. Per chi vuole prepararlo a casa, nelle locali erboristerie e farmacie è possibile acquistare la “dose” di base per l’infuso.