Il Concerto, uno dei liquori più antichi della Costiera Amalfitana

Un altro prodotto tipico della Costiera Amalfitana è il Concerto, un distillato di erbe aromatiche scuro e molto denso, dal gusto unico ed inconfondibile. Il nome deriva dall’armonia degli ingredienti che lo compone: una vera e propria sinfonia di sapori. La sua gradazione alcolica è intorno ai 30° ed è uno dei liquori più antichi della Costa d’Amalfi. Oltre ad essere gustato semplicemente così com’è, viene anche utilizzato per preparare salse da accompagnare alla carne o alle melanzane alla cioccolata, dolce tipico della città di Maiori.

È frutto di un’antica ricetta, la cui invenzione viene attribuita alle religiose del Regio Conservatorio dei Santi Giuseppe e Teresa, nella frazione di Pucara a Tramonti. Ad idearlo fu una certa suor Cecilia, che un giorno decise di preparare un rosolio mescolando insieme caffè, orzo, liquirizia, finocchietto, chiodi di garofano, noce moscata, stella alpina e mentuccia. Il liquore ebbe fin da subito un gran successo e sebbene le sorelle ne chiedessero insistentemente ricetta e dosi, suor Cecilia ha tenuto il segreto fino alla fine dei suoi giorni. Questo alone di mistero accrebbe la fama del Concerto a tal punto che in tutte le case della costiera si cercò di imitarlo. Oggi ogni famiglia ha la sua ricetta, che viene tramandata di generazione in generazione.

Nelle locali erboristerie e farmacie si può trovare un intruglio di erbe in dosi già stabilite ma, per chi vuole prepararlo a casa senza l’utilizzo del preparato, ecco la ricetta nella versione che più si avvicina a quella inventata presso il Conservatorio di Pucara.

Ingredienti

25 grammi anice volgare
15 grammi anice stellato
15 grammi cannella a stecca
10 grammi chiodi di garofano
25 grammi coriandolo
25 grammi ginepro in bacche
25 grammi sandalo rosso
20 grammi calamo aromatico
5 grammi vanillina
1 noce moscata
1 litro d’alcol
1 buccia di un limone
1 kg d’orzo
2,5 kg di zucchero
6 tazzine di caffè
4 litri di acqua

Procedimento

Tutte le erbe e le spezie tritate finemente vengono lasciate macerare nell’alcool per quaranta giorni insieme alla buccia di limone. Trascorsi i quaranta i giorni, si fanno bollire i quattro litri di acqua con l’orzo e una volta raggiunta l’ebollizione, si lascia riposare questo liquido per due giorni. Dopo di che, si filtra il composto ottenuto con l’orzo e si aggiunge lo zucchero, lasciandolo sul fuoco moderato. Quando lo zucchero si sarà sciolto si aggiunge il caffè. A questo punto si filtra il preparato lasciato macerare nell’alcool e si mescolano tra loro i due liquidi ottenuti. Dopo l’imbottigliamento è necessario lasciare maturare il rosolio almeno due mesi prima di consumarlo.

Foto © Travel Amalfi Coast by Travelmar