Il villaggio medievale di Pontone

Ubicata a circa 15 chilometri dal nostro boutique hotel, Pontone è una delle sei contrade di Scala. Conosciuta pure come l’antica Scalella, la contrada è quasi completamente immersa fra gli agrumeti. Qui il tempo scorre lento e si respira un’atmosfera d’altri tempi.

Pontone è stato il primo nucleo cittadino della Costiera Amalfitana nel Medioevo. Fu qui, infatti, che i patrizi romani giunti sulla costa nel IV secolo dai Monti Lattari trovarono una posizione naturalmente strategica per una nuova città. Nella prima metà del XII secolo era un comune autonomo e la meta privilegiata dai nobili amalfitani per la sua atmosfera calma e rilassante. Successivamente, con il decadimento economico della costiera, la nobiltà pian piano lasciò la cittadella. Nel periodo fascista, quando Scala fu smembrata, Pontone andò sotto l’amministrazione comunale di Amalfi, per poi tornare nel comune di Scala nel dopoguerra.

Pontone si presenta come un villaggio a parte e si sviluppa in modo circolare attorno a Piazza San Giovanni Battista. Questa caratteristica piazzetta con terrazza sulla costiera fu realizzata per essere facilmente trasformata in una piscina. Fin dall’Alto Medioevo a Pontone si lavorava la lana importata dalla Puglie e Piazza San Giovanni Battista era il cuore dell’attività. Grazie ad un ingegnoso sistema di canali, l’acqua proveniente dalle montagne veniva raccolta nella piazza, trasformandola in una sorta di vasca in cui veniva immersa la lana grezza.

Sulla piazza sorge la Chiesa di San Giovanni Battista, che rappresenta un importante esempio di architettura religiosa medievale. Fondata nel XII secolo, presenta attualmente l’assetto ricevuto dopo i numerosi restauri subiti nel corso del tempo. Sulla facciata spicca la bizzarra presenza di una mezza colonna (risalente all’Alto Medioevo) che fuoriesce come una mensola. Porsi sotto questa colonna aveva un valore simbolico, significava chiedere asilo: qualsiasi uomo o donna ritenesse di aver subito un abuso, riceveva protezione e si rimetteva al giudizio imparziale della Corporazione dei Lanaioli di Scala. All’interno della chiesa, invece, si segnalano la statua lignea del Santo patrono della frazione risalente al XVII secolo, un dipinto cinquecentesco della Circoncisione di Aniello Iannicelli Napoletano e una lastra tombale di un membro della famiglia locale Spina datata 1346.

Dalla Chiesa di San Giovanni Battista attraverso una ripida scalinata si raggiunge la Chiesa di San Filippo Neri. Edificata per volere della famiglia De Bonito nel X secolo e dedicata in un primo momento a San Matteo, mostra influenze bizantine e medievali. Di pregevole fattura è il colorato pavimento in “riggiole” azzurre e bianche, composte in una maglia stretta a scacchiera, risalente ai primi decenni del XVI secolo. Nella sacrestia, adiacente alla navata destra, un affresco rappresenta la scena del Calvario, con chiara derivazione iconografica di epoca tardo-medievale.

A pochi passi dalla Chiesa di San Filippo Neri si ergono i resti di un’antica chiesa medievale, la Basilica di Sant’Eustachio, che malgrado sia ridotta allo stato di rudere, conserva ancora la sua maestosità grazie alle tre absidi che si innalzano per molti metri sul pianoro. Fu costruita nel XII secolo su commissione della nobile famiglia D’Afflitto. Posizionata su uno sperone roccioso, regala una vista mozzafiato sul mare.

Per gli appassionati di trekking, da Pontone partono due importanti sentieri: uno per la Valle delle Ferriere e l’altro per il Monte Aureo, sul quale, attraverso alberi secolari e resti di antiche fortificazioni, si raggiunge la Torre dello Ziro. Quest’ultima è tutto ciò che rimane del medioevale castello di Scalella. Si erge su uno sperone di roccia che si protende verso il mare e un tempo era circondata da mura merlate tuttora, in parte, ancora visibili. La torre è conosciuta non solo per il suo interesse architettonico ma anche perché nel XVI secolo vi fu imprigionata e poi uccisa insieme ai figli la duchessa Giovanna d’Aragona.

Foto © Discover Scala