La Chiesa di Santa Maria Assunta a Positano

Situata in Piazza Flavio Gioia a Positano, a pochi passi dalla spiaggia di Marina Grande (e a poco più di 10 chilometri dal nostro boutique hotel), la Chiesa di Santa Maria Assunta è un vero e proprio gioiello architettonico nonché il monumento più importante del borgo. Facilmente riconoscibile da ogni angolo di Positano, grazie alla sua colorata cupola maiolicata, spicca graziosa quasi in tutte le cartoline della città. Non potete lasciare la costiera senza aver scattato almeno una foto a questo affascinante edificio. Se la visitate nei fine settimana, può capitarvi di avere in più l’opportunità di vedere qualche matrimonio. È infatti una delle chiese più richieste di tutta l’area dagli aspiranti sposi.
Secondo la tradizione le sue origini sarebbero legate all’arrivo a Positano di un’icona bizantina raffigurante una Madonna Nera con il bambino in grembo, ancora oggi venerata. Si narra che, tanti anni fa, un veliero proveniente dall’Oriente, che trasportava un quadro della Vergine Maria, incappò in una bonaccia al largo delle coste di Positano. I marinai cercarono in tutti i modi farlo ripartire ma ogni tentativo risultò vano. Ad un certo punto sentirono una voce provenire dal quadro della Madonna che diceva “Posa … Posa”. Fu così che l’equipaggio puntò la prua verso la costa e la nave riprese a muoversi. Giunti sulla spiaggia regalarono il quadro agli abitanti del luogo, che lo portarono in una chiesa nei pressi di Piazza dei Mulini. Il mattino successivo, però, il quadro fu ritrovato in un cespuglio di ginestre vicino al mare. Ciò spinse i positanesi a costruire in quel punto una nuova chiesa dedicata, appunto, a Santa Maria Assunta. In realtà, è probabile che l’icona sia giunta a Positano, intorno al XII secolo, trasportata da monaci benedettini, che qui avevano un monastero abbaziale.
Documenti che testimoniano l’esistenza della chiesa risalgono al X e XI secolo. È dell’XI secolo il documento che consente la libera navigazione delle acque del ducato di Sorrento all’abate Mansone, mentre è del 14 giugno 1159 il documento che attesta la dedica della chiesa alla Beata Vergine Maria. La nuova consacrazione fu dovuta probabilmente al fatto che la chiesa venne ricostruita o comunque totalmente restaurata. Con il passare del tempo aumentò sia le ricchezze che i possedimenti, i quali si estendevano fino ad Amalfi e Sorrento. Ebbe grande prestigio fino alla metà del XV secolo, dopodiché iniziò una fase di declino forse a causa delle continue incursioni di predoni di origine saracena o cilentana. La situazione restò precaria fino alla seconda metà del XVIII secolo, quando la chiesa fu sottoposta a una totale ristrutturazione. Il suo aspetto attuale si deve ai lavori settecenteschi ed ai restauri degli stucchi e delle dorature realizzati circa un secolo dopo. Altri interventi particolari furono attuati nel 1927, con il rifacimento della facciata a cura dell’ingegnere Michele Chioccarelli, e nel 1982 per adeguare il tempio alle esigenze della riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II.

Posizionata sulla sommità di una collinetta di probabile origine alluvionale, la chiesa presenta una facciata in marmo di Trani con tre portali d’ingresso: quello centrale in bronzo, di dimensioni maggiori, è incastonato in una cornice e termina con un timpano a sesto ribassato, mentre i due laterali, di dimensioni minori, sono sormontati da lapidi commemorative. La cupola maiolicata è rivestita dalle classiche “riggiole” vietresi nei colori del giallo, che indica il sole, del verde, che richiama la vegetazione circostante, e del blu, che rievoca il mare. Accanto alla chiesa, il campanile è decorato nella parte inferiore da un bassorilievo del XIII secolo, raffigurante animali fantastici, tra cui un pistrice.
Entrate per ammirarne l’incantevole interno in stile classico, con le colonne sormontate da capitelli ionici dorati e con cherubini che fanno capolino quasi ad ogni arco. Sopra l’altare maggiore si erge il tempietto con la celebre icona bizantina della Vergine. Invece alla destra dell’altare maggiore vi è la cappella di Santo Stefano, in cui è custodita la statua lignea settecentesca della Madonna con Bambino. Tra le opere d’arte presenti si segnalano un pregevole Cristo alla colonna di Michele Trillocco del 1798, il dipinto della Madonna del Carmine proveniente dalla certosa di Serra San Bruno e quello della Circoncisione, opera di Fabrizio Santafede del 1599.
Il giorno dedicato alla Madonna dell’Assunta, Santa Protettrice di Positano, è il 15 agosto, ma i festeggiamenti si snodano per ben 18 giorni, dal 5 al 22 agosto.