La Collegiata di Santa Maria Maddalena ad Atrani

Ubicata a poco più di 10 chilometri dal nostro boutique hotel, la Collegiata di Santa Maria Maddalena ad Atrani è uno degli edifici religiosi più singolari e affascinanti della Costiera Amalfitana. Sorge in una posizione ambientale di notevolissima e rara bellezza, proprio di fronte al mare, e rappresenta un vero e proprio gioiello architettonico, che affonda le sue radici in una storia millenaria.
Fu costruita nella seconda metà del XIII secolo sui ruderi di un fortilizio medievale per iniziativa degli atranesi, che vollero così omaggiare e ringraziare la Santa per averli liberati dall’occupazione dei mercenari saraceni di Manfredi il Normanno (che voleva punirli per essersi schierati con il Papa nella lotta tra papato e impero). Il suo aspetto attuale è tuttavia lontano da quello che doveva essere l’originale, poiché risultato di restauri e rifacimenti continui. Già nel 1570, degradata e in condizioni precarie, fu sistemata grazie a dei fondi reperiti con particolari imposte sull’importazione di grano e sull’esportazione di manufatti.
Nel 1669 rischiò di crollare e subì un secondo intervento che interessò anche la sacrestia. Il 14 aprile del 1706, la chiesa fu elevata a Collegiata, con bolla di Papa Clemento XI. In seguito, nel 1753, poiché era cresciuta la popolazione, fu ingrandita ed abbellita secondo il gusto barocco del tempo attraverso elargizioni di privati cittadini, oltre al contributo del reggimento municipale. In occasione di questi lavori fu anche abbattuto definitivamente il fortilizio medievale. Nel 1853 fu addirittura rimodernata dall’architetto Lorenzo Casalbore di Salerno. L’ultimo restauro, come si evince da iscrizioni in facciata e in chiave dell’arco trionfale, risale al 1957.

All’esterno, la collegiata è decorata da una vivace facciata (ritenuta dallo Schiavo “l’unico esempio di Rococò sulla Costa d’Amalfi”) divisa in due registri da elementi architettonici di stucco (capitelli e colonne). Ed è sormontata da una cupola rivestita con piastrelle in maiolica verdi e gialle che formano piccoli rombi iscritti a loro volta in rombi più grandi e da un elegante campanile in tufo bruno a pianta quadrata (che ricorda quello della Madonna del Carmine a Napoli) formato da cinque piani (i primi tre quadrati, gli ultimi due ottagonali). La cupola maiolicata e la torre campanaria sono diventate il simbolo dello skyline di Atrani.
L’interno presenta una pianta a tre navate, separate tra loro da pilastri in marmo policromo. Lungo le due navate minori si aprono cappelle poco approfondite, tranne le due che si trovano nella zona del presbiterio, le quali hanno destinazione particolare: una, quella di sinistra, è la cappella del Sacramento; l’altra, quella di destra, è la cappella gentilizia di una nobile famiglia atranese. Il tempio ha la particolarità di essere fornito di due transetti, di cui uno è coperto con volte rivestite esternamente di maioliche, l’altro invece ha una copertura piana. Di pregevolissima fattura è la pavimentazione, che si compone di quadroni marmorei bicromi (bianco e nero), al cui interno trovano posto notevoli elementi decorativi.
Tra le opere d’arte si segnalano: la pregevole scultura “La Madonna pastorella” risalente al 1789; il dipinto “L’Incredulità di San Tommaso” dell’artista cinquecentesco salernitano Andrea Sabatini; e le tre tavole dipinte (Sant’Andrea, Santa Maria Maddalena e San Sebastiano) che decorano l’altare, opera del pittore maiorese Giovanni Angelo D’Amato.
Il 22 luglio si celebra la Festa di Santa Maria Maddalena, con la tradizionale processione della statua, opera di artigiani locali del XVIII secolo, che viene condotta lungo i vicoli del paese accompagnata da preghiere aventi come tema il dolore o la contrizione.