La Villa Romana di Positano

Positano è famosa in tutto il mondo per le caratteristiche stradine a scale e per l’incantevole mare. Tuttavia, il paese nasconde anche testimonianze altrettanto preziose del suo prestigioso passato. Sotto la Chiesa di Santa Maria Assunta, a pochi passi dalla spiaggia di Marina Grande, si trova una villa romana, considerata la più importante scoperta archeologica avvenuta negli ultimi decenni in Italia meridionale. La dimora gentilizia, databile tra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C., è inclusa nel percorso di visita del MAR Positano – Museo Archeologico Romano.

Si tratta di una villa “marittima” (accessibile cioè solo via mare), molto simile a quelle di Capri e alle innumerevoli sparse lungo tutta la costiera. Già all’epoca degli antichi romani, la Costiera Amalfitana era considerata un’ambita meta di villeggiatura in cui dedicarsi all’otium e godere delle eccezionali bellezze naturali presenti. Numerose furono le lussuose residenze costruite a partire dalla tarda età repubblicana da imperatori e ricchi patrizi lungo la fascia costiera campana. Molte delle quali furono seppellite dalla terribile eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che per questo motivo sono potute arrivare fino ai giorni nostri in buono stato di conservazione.

Foto © MAR Positano – Museo Archeologico Romano

Quando fu danneggiata irreversibilmente dall’eruzione vesuviana, nella villa romana di Positano erano in corso lavori di ristrutturazione per i danni provocati dal terremoto del 62 d.C. Sconosciuta fino a pochi anni fa, la villa fu scoperta casualmente nel 2003 durante i lavori di restauro nella cripta della chiesa. Anche se la sua esistenza era già nota da tempo. Nella seconda metà del XVIII secolo, un addetto agli scavi borbonici di nome Karl Weber descriveva i resti di un edificio con affreschi e mosaici al di sotto della chiesa. Secondo alcuni esperti apparteneva al liberto Posides Claudi Caesari, da cui potrebbe derivare addirittura il nome di Positano.

L’edificio presenta caratteristiche tipiche delle ville dell’epoca. Di notevole interesse storico e artistico è il ciclo di affreschi, con colori vividi e particolari ancora ben visibili, che si può ammirare nel triclinium. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato a 2000 anni fa. Gli affreschi rientrano nel cosiddetto Quarto Stile, sviluppatosi intorno alla metà del I sec. d.C. Gli scavi hanno riportato alla luce anche rilievi in stucco, il pavimento mosaicato, antiche colonne ed un gran numero di oggetti d’uso quotidiano.

Anche se non siete appassionati di archeologia, vi consigliamo di visitarla perché è una delle più affascinanti testimonianze della civiltà romana.

Foto © MAR Positano – Museo Archeologico Romano