Nei dintorni: Pompei
Conosciuta in tutto il mondo per la tragedia che l’ha colpita nel 79 d.C., Pompei è famosa, oltre che per il sito archeologico, anche per il suo santuario e per essere luogo di pellegrinaggio di tanti fedeli.
Visitata da milioni di turisti ogni anno, Pompei racchiude in sé due mondi diversi: da una parte ciò che resta di una delle città più grandi e splendenti dell’epoca romana, dall’altra la spiritualità cristiana testimoniata dai fedeli che giungono numerosi per visitare uno dei maggiori centri di devozione mariana d’Italia, e non solo. A pochi metri di distanza convivono il mondo pagano e quello cristiano.
L’antica città di Pompei offre ai visitatori uno straordinario spaccato di vita della Roma imperiale. La sua storia ha origine tra la fine del VII e la prima metà del VI sec. a.C., quando venne realizzata la prima cinta muraria in tufo, e termina con la tragica eruzione del Vesuvio, che la cancellò ma che allo stesso tempo ne garantì la vita eterna. La visita degli scavi permette di osservare la struttura tipica delle città del periodo classico, con i grandiosi fori, i teatri, le palestre, che costituivano i fulcri della vita pubblica.
Di notevole interesse sono: il foro, centro delle attività pubbliche, religiose e commerciali; la casa dei Vettii, uno dei massimi esempi d’arte romana del I secolo d.C.; le terme stabiane, le più antiche della città, risalenti al II secolo a.C.; e gli edifici civili come la Casa del Chirurgo, quella del Fauno, dei Casti Amanti e la famosa Villa dei Misteri, che conserva splendidi esempi di decorazione parietale. Passeggiare tra i resti della città è un vero e proprio viaggio nel tempo.
Accanto agli scavi archeologici fu costruito, sul finire del XIX secolo, il Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario, la cui storia è fortemente legata a quella del beato Bartolo Longo, suo fondatore.
Numerosissimi sono i pellegrini provenienti da tutta Italia e dall’estero che si recano in visita per pregare, chiedere grazie, sciogliere un voto e affidarsi alla Madonna. Al suo interno sono conservate preziose opere risalenti al XIX e XX secolo, frutto dell’ispirazione di grandi artisti quali Vincenzo Paliotti, Federico Maldarelli, Ponziano Loverini e Fermo Taragni. Marmi, affreschi e mosaici riportati all’antico splendore grazie a minuziosi lavori di restauro contribuiscono ad arricchire artisticamente il santuario.