Nei dintorni: Vesuvio

Posizionato di fronte alla baia di Napoli, il Vesuvio è senza dubbio uno dei vulcani più famosi al mondo. La sua sagoma, inconfondibile e imponente, è stata fonte di ispirazione per poeti, pittori e musicisti.
Simbolo della città di Napoli, il Vesuvio è passato alla storia per l’eruzione del 79 d.C. che distrusse Pompei ed Ercolano. Per il grande interesse geologico, naturalistico e storico che il suo territorio rappresenta, nel 1995 è stato istituito il Parco Nazionale del Vesuvio, al fine di conservare i valori dell’ambiente e di salvaguardare le specie animali e vegetali.

La zona basale è prevalentemente orticola mentre nella fascia fino ai 400-500 metri domina la vite, che lascia poi spazio a macchie di bosco, a campi di ginestre e infine a distese di cenere grigio-nera, punteggiate in primavera dai colori dei cespugli in fioritura. Le ginestre vesuviane, che tra maggio e agosto diffondono un intenso profumo, hanno ispirato a Giacomo Leopardi una delle sue opere più conosciute: il poeta recanatese infatti ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nella villa detta delle Ginestre, situata tra il Vesuvio e il colle Sant’Alfonso.

Per chi vuole esplorare il territorio, all’interno del parco sono presenti diversi sentieri dotati di cartellonistica e segnaletica. Tra questi si segnalano: La Valle dell’Inferno, alla scoperta dei luoghi più belli e degli ambienti più rappresentativi dell’area protetta; Il Gran Cono, che risale fino al Cratere del Vesuvio; La Strada Matrone, che ripercorre l’antica strada tracciata dai fratelli Matrone per risalire al Gran Cono; e Il Fiume di Lava, che permette di passeggiare su una colata lavica, attorniati da un paesaggio quasi lunare.

Il territorio vanta anche una produzione agricola e vinicola di assoluto rilievo per varietà e originalità di sapori. Tra i suoi prodotti tipici sono particolarmente famosi: il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana; e l’Albicocca Vesuviana, localmente chiamata “crisommola”. Tra i vini invece spicca il Lacryma Christi.